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Editoriale

L’acqua che segna il cambiamento

Di rigenerazioni mancate e possibili

Josephine Condemi
una storia scritta da
Josephine Condemi
 
 
L’acqua che segna il cambiamento

Carə lettorə,

siamo fattз per oltre il 50% di acqua. Da dove venga, ovvero come si sia formata sul nostro pianeta, è ancora oggetto di diverse teorie. Ma, di certo, senza il legame tra i due atomi di idrogeno e quello di ossigeno non si sarebbero sviluppati gli organismi viventi sulla Terra, noi compresз: senz’acqua non possiamo vivere. Ma dell’acqua che copre il nostro pianeta per oltre il 70% della sua superficie, solo il 2,5% non è salata, e di questa il 2% è congelata nei ghiacciai: fiumi, laghi, falde acquifere si contendono percentuali da zerovirgola, mentre la popolazione globale ha raggiunto gli otto miliardi di persone.

Dove si trova l’acqua dolce, oggi? Da dove proviene? Dove sarà domani? Per la Mangrovia di questo mese siamo partitз da queste domande per cercare di capire come arte, cultura e tecnologia possano aiutarci a trovare dei sistemi di gestione dell’acqua dolce sostenibili.

È una questione urgente: il cambiamento climatico ha già accelerato in frequenza e intensità gli eventi estremi come siccità e inondazioni, a cui sono collegate la maggior parte dei danni da disastri naturali. Secondo The United Nations World Water Development Report 2024, una persona su due nel mondo vive una condizione di grave scarsità idrica per almeno un periodo dell’anno, una su quattro vive uno stress idrico elevato e, nel 2022, 2,2 miliardi di persone non hanno avuto accesso ad acqua potabile sicura.

Le nostre attività umane hanno modificato da tempo il ciclo dell’acqua, ovvero il ciclo di evaporazione, condensazione, precipitazione e infiltrazione che le consente di rinnovarsi. Ma non è tardi per (re)imparare a raccogliere l’acqua piovana, a trattare le acque reflue, a evitare gli sprechi monitorando efficienza delle infrastrutture e consumi, prestando attenzione ai segnali che indicano cambiamenti negli ecosistemi.

Dall’Internet of Water all’energia dell’acqua, dalle buone pratiche di chi abita vicino ai corsi d’acqua ai laghi che cambiano colore, dalle falde sotterranee alle implicazioni geopolitiche dei fiumi che uniscono Stati diversi: anche questo mese condivideremo storie che raccontano altri modi di abitare il mondo.

Da migliaia di anni, le diverse culture hanno associato all’acqua la possibilità di cambiamento e rigenerazione: di fronte a una delle maggiori sfide che l’umanità abbia dovuto sostenere dalla sua comparsa sulla Terra, forse è arrivato il momento di associare simbolismo e materialità, e darsi da fare per trovare modi migliori di gestione e distribuzione dell’acqua dolce. Ovvero, in altre parole, di darsi una possibilità di sopravvivenza.


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