Come nasce una newsletter di Mangrovia
Semi, germogli, linfe e chiome ogni settimana sulla tua mail
La newsletter di Mangrovia arriva sulla tua casella di posta elettronica una volta a settimana: mediamente il sabato alle 15, a volte più tardi. Ha una struttura stabile, composta da quattro sezioni che ripercorrono il ciclo di vita delle piante: Semi, Germogli, Linfe e Chiome.
Raccoglie i due episodi del podcast Zenit usciti nel corso della settimana, i due nuovi longform appena pubblicati sul sito, la segnalazione di un evento, una call for artists, o un’opportunità di lavoro o formazione intercettata, e infine un consiglio extra di ascolto o lettura.
Ci piace pensare che, leggendola, potrai far fiorire e crescere una nuova mangrovia nei tuoi pensieri.
Il primo seme nel 2022
Il primo seme del progetto editoriale Mangrovia è nato come una newsletter: nel 2022 l’organizzazione culturale Sineglossa ha scelto di avere un canale sulla piattaforma Substack1 in cui condividere pubblicamente informazioni: dalle notizie o i progetti commentati in ufficio ai consigli di lettura fino alle segnalazioni che passavano nella chat interna di gruppo “Saperi in condivisione”.
Oggi Substack ha assunto le logiche di un social network2, con diverse funzionalità parallele alla newsletter, ma non è sempre stato così: solo due anni fa, non seguiva le logiche di apprezzamento della creator economy, cioè non obbligava chi scriveva ad “attirare” l’attenzione di un pubblico, ma puntava tutto su un modello alternativo di economia dei contenuti che aiutasse le persone a “take back their minds”, “riprendere il controllo delle proprie menti”, e a decidere la propria dieta informativa3, ovvero da chi e come informarsi.
La newsletter di Mangrovia è nata così, dall’esigenza di far conoscere Sineglossa non solo attraverso quello che fa, cioè i progetti che gestisce o le metodologie che sviluppa, ma anche attraverso quello che legge, che vede, che ascolta. Un po’ come avviene nei (migliori) colloqui di lavoro, quando si dialoga non solo sulle capacità tecniche ma anche sull’ultimo libro letto o il viaggio dei sogni: ecco, scrivendo questa newsletter l’obiettivo era fare avvicinare persone diverse all’organizzazione Sineglossa non solo per i risultati che ottiene ma anche per i valori e gli interessi che ha.
Per i primi due anni, dal 2022 al 2024, curata da Alessandra Navazio e me, la newsletter è uscita più o meno ogni due mesi con una natura editoriale e collaborativa: ogni numero ha aggregato stimoli e suggerimenti di cultura, tecnologia e società, sulla base degli interessi (e a volte delle ossessioni) delle persone che compongono l’organizzazione.
«Da subito è stata una cosa che ci piaceva fare» racconta Alessandra Navazio.
Un’attività allo stesso tempo rilassante ed eccitante: da un lato, ci consentiva di mettere ordine a tutti i materiali di cui venivamo a conoscenza e che per qualche motivo sentivamo il bisogno di rileggere, studiare e ricollegare, e dall’altro lato sentivamo di coltivare un rapporto nuovo e inedito con la nostra community».
La newsletter è un canale più diretto e percepito come “autentico” rispetto ai social network e in cui la comunicazione editoriale può assumere una forma più coerente e organica, meno soggetta alle logiche algoritmiche di penalizzazione della portata e della visibilità del messaggio.
Nel 2024, la newsletter si è riconfigurata all’interno del progetto editoriale complessivo: ogni settimana viene scritta allo scopo di inviare, direttamente nella casella mail di chi si iscrive, gli articoli e i podcast che la redazione di Mangrovia produce ogni settimana, legandoli tra loro in una chiave differente.
Come è fatta la newsletter di Mangrovia
Ogni newsletter inizia con la sezione dei semi, organi di riproduzione e di disseminazione, che restano silenti finché condizioni favorevoli di crescita non consentano il loro sviluppo. Nella newsletter, i Semi sono le due storie luminose di Zenit che Carlo Ferretti scrive e registra ogni settimana, a partire da ricerche e notizie che intercettiamo in redazione.
La newsletter prosegue, poi, con i germogli, cioè l’insieme di fusti e foglie spuntati da poco tempo grazie al potere di una gemma. In Germogli vogliamo proprio far questo: esplorare la forza di quelle parole che, come una gemma, attecchiscono nei dibattiti quotidiani di chi legge e nel suo immaginario.
Parole che stimolano riflessioni sull’etica del giornalismo, sulle persone sottorappresentate, sulle storie dal Sud globale non sempre facili da intercettare ma sempre più necessarie per capire il mondo in cui viviamo.
Il nostro germoglio è quindi una parola-germoglio, a cui ricolleghiamo i due articoli della settimana. Il collegamento tra la parola e i pezzi c’è sempre: a volte è esplicito, a volte spetta a chi legge scovarlo tra le righe.
Alle sezioni “semi” e “germogli”, che rilanciano i contenuti della rivista, seguono le “linfe” e le “chiome”, ulteriori spazi di esplorazione e approfondimento attraverso le segnalazioni di eventi, open call e consigli di lettura.
Infatti, le linfe scorrono all’interno delle piante, dalle radici alle foglie e viceversa, assicurandone il nutrimento con acqua, zuccheri e sali minerali. Alla raccolta dell’acqua e dei sali del terreno possono collaborare anche dei filamenti di alcuni funghi, che formano con le radici le micorrize. Le linfe scorrono, come il tempo che nutre: ci sono sempre sembrate un’ottima metafora per contestualizzare gli eventi, le open call e le offerte di lavoro che proponiamo.
Queste segnalazioni vengono raccolte in fogli di lavoro condivisi e provengono spesso da progetti menzionati nelle riunioni di Sineglossa o lanciati dai partner di Mangrovia, o ancora da messaggi che ci arrivano dai social o via mail e che ci fa piacere rilanciare se percepiamo una sensibilità comune e una connessione tematica con l’habitat esplorato nel mese da Mangrovia.
Le chiome chiudono la newsletter: complesso di rami e di foglie, con le loro molteplici forme e sfumature di colore assomigliano molto ai saperi rigogliosi che ogni settimana individuiamo, ovvero libri, cortometraggi, film ed estratti di newsletter a noi affini.
Le nostre proposte di approfondimento si tendono verso chi legge, flessibili e robuste come i rami di una chioma, per porre quesiti, a volte anche scomodi, ma che fanno vibrare come foglie al vento.
Come può ancora crescere
Nel giro di tre mesi, il numero delle persone che leggono la newsletter di Mangrovia è aumentato di tre volte: numeri che ci incoraggiano e ci spingono a proseguire l’impegno verso la curatela attenta dei contenuti, l’analisi mirata e costante dei bisogni di chi ci legge e la costruzione di modalità di sponsorizzazione anche attraverso branded content per rendere sostenibile l’intero progetto.
Già adesso è possibile costruire contenuti in partnership con altri creator, suggerire al proprio pubblico altre newsletter a cui iscriversi o viceversa essere suggeriti, oltre che sperimentare formati di informazione e intrattenimento come la proposta di ascolto della playlist personalizzata per accompagnare la lettura, sulla base di brani collegati ai luoghi descritti nei podcast o negli articoli o che richiamano l’habitat del mese.
- Substack è una piattaforma di progettazione e pubblicazione di newsletter: fondata nel 2017, è diventata popolare tra i creatori di contenuti freelance per la funzionalità di creare newsletter gratis o su abbonamento. ↩︎
- Sul cambiamento di Substack si veda l’articolo Malik A. (2023). Substack expands further into social networking with a new ‘Follow’ button, Tech Crunch.
https://techcrunch.com/2023/08/15/substack-expands-further-into-social-networking-with-a-new-follow-button/ ↩︎ - Del perché avessimo scelto Substack e sposato il suo modello di distribuzione dei contenuti ne abbiamo parlato nel terzo numero della newsletter: https://mangroviasineglossa.substack.com/p/social-media-stiegler-arte-e-fantascienza ↩︎