Mangrovia al Creators Day 2025

Al Creators Day 2025 abbiamo raccontato questo progetto editoriale a un pubblico che si occupa di comunicazione, nuovi media e cultura. Come media partner, siamo stati presenti con due articoli di approfondimento e – per la prima volta – uno spazio fisico che ha dato forma visiva al nostro lavoro. Un’occasione per confrontarci, raccogliere stimoli e aprire nuove collaborazioni.
Come si racconta un progetto editoriale quando esce dallo schermo? Il 13 giugno, negli spazi post-industriali di DumBO a Bologna, ci siamo messi alla prova partecipando al Creators Day: un evento gratuito organizzato da Delizia Media che connette organizzazioni culturali, creator, attivistə digitali e nuove forme di comunicazione. Non solo come media partner – con due approfondimenti tematici e una newsletter dedicata – ma anche con un vero e proprio spazio fisico, per condividere il nostro lavoro dal vivo, ascoltare le voci del settore e raccogliere nuove energie.

Come media partner del Creators Day, abbiamo scelto di approfondire due dei temi toccati dall’ampio programma dell’evento: il design e la rigenerazione urbana. Attraverso due articoli di avvicinamento all’evento, abbiamo parlato di visione del design come linguaggio e contaminazione dei saperi, intervistando Caffè Design a proposito del loro progetto multicanale nato nel 2017 in Italia, e di arte, cultura e partecipazione per abitare i luoghi in modo più consapevole e collettivo, con un’intervista alla ricercatrice Elena Vai e alla progettista culturale Ilaria Morganti.
Abbiamo inoltre raccontato nelle nostre newsletter settimanali cosa abbiamo imparato partecipando alla formazione “Il valore della comunicazione nella Sostenibilità”, sempre parte del programma del Creators Day 2025. Un’occasione ricca di visioni concrete su come raccontare la sostenibilità in modo autentico, efficace e soprattutto utile. Uno dei momenti più significativi della formazione è stato il focus sul ruolo della comunicazione per evitare il rischio del greenwashing e rendere la sostenibilità accessibile, concreta e credibile. Il racconto delle buone pratiche non può più limitarsi a dati o claim generici, ma deve tradursi in storie autentiche, legate ai territori, alle persone e ai risultati reali. Non basta un sito web o una campagna ben riuscita: servono contenuti distribuiti lungo tutto l’anno, un linguaggio adatto ai diversi canali e una narrazione capace di mostrare anche i limiti e gli errori, per creare fiducia. Un invito a comunicare in modo trasparente, ispirando e coinvolgendo la comunità, senza paternalismi.
In area expo abbiamo avuto per la prima volta l’occasione di portare Mangrovia in versione live, accanto a realtà come About Bologna, BCC Emil Banca, BIS – Bologna Innovation Square, Caffeina, Digital Paths, IAAD, Super Porto e Università di Bologna.
Cosa significa traslare un progetto editoriale in uno spazio fisico? La prima sfida è stata allestire un desk che raccontasse la nostra visione editoriale e restituisse l’identità della testata, per accogliere chi già ci conosce e presentarci a chi ci incontrava per la prima volta.
Abbiamo creato alcuni gadget – cartoline, quaderni, poster – che sfruttano la forza visiva dei collage di Eleonora Rossi, realizzati ad hoc per ogni articolo pubblicato, per far viaggiare le storie anche oltre lo schermo.
Un piccolo corner audio permetteva invece di ascoltare Zenit, il nostro podcast curato da Carlo Ferretti con sound design di Diego Ceo.
Tra gli incontri inaspettati, alcune persone ci hanno chiesto come proporre contributi e scrivere per Mangrovia: così, da settembre, due nuove firme si uniranno al team.
Altre ci hanno espresso il desiderio di una versione cartacea: un’idea che già circolava in redazione e che – chissà – potrebbe concretizzarsi nei prossimi eventi.